Intervista a Gigi Tagliapietra

BTO – 4 dicembre [Day Two] 10:10 – 11:00
Hall VISIONI Fortezza da Basso, Firenze
Gigi Tagliapietra: io ci sUono
– Spazi che vibrano con le persone
Gigi Tagliapietra, mastro tecnologo
Introduce Roberta Milano Co-founder BTO Educational

La musica, tra gli eventi culturali, è quella che attrae grandi flussi di pubblico per la sua caratteristica di essere un “linguaggio” che supera le barriere linguistiche e generazionali.
Non si contano i festival, i concerti, le “notti” di ogni colore: ma stiamo usando al meglio il grande potenziale della musica?
Pensare alla musica come “il gadget” che fa vendere un luogo, è un approccio semplicistico e riduttivo che non ci pone in vantaggio competitivo con gli altri paesi e territori.
Se non pensiamo alla musica come “canzoni” o “concerti”, ma come vibrazione e come armonia tra un luogo e i suoi ospiti, la visione cambia e scopriamo un‘ opportunità straordinaria di sviluppare una proposta unica e originale.
L’obiettivo a cui puntare non è solo l’attrazione, ma la fidelizzazione che diventa legame e sintonia: l’obiettivo è quello di fare in modo che le persone entrino in risonanza con i luoghi, li sentano come propri, fare si che chiunque possa dire di quel particolare posto “Io ci sUono”.

1. Musica & turismo: cosa manca per rendere questo binomio sempre più sinonimo di investimento, e non solo di intrattenimento?

Innanzitutto la consapevolezza che il nostro patrimonio musicale è davvero un bene di grande valore e che rappresenta un elemento di forte attrazione per chi ci viene a visitare dall’estero.
Abbiamo credenziali di tutto rispetto nella storia della musica su cui contare per poterci presentare con autorevolezza sulla scena internazionale, ma dobbiamo combattere la stupidità di chi dice che “con la cultura non si mangia” facendoci perdere un’occasione preziosa.
Manca poi la lucidità di capire che i risultati vengono dall’impegno, dalla progettazione, dalla cura dei dettagli e non dal semplice sfruttamento di una presunta automatica superiorità rispetto agli altri o di un non meglio identificato “giacimento culturale” da sfruttare come una inesauribile fonte di ricchezza. Investire in cultura non crea vantaggio solo per i turisti, per “gli altri”, é un grande vantaggio che viene offerto a tutti i cittadini e alla qualità della loro vita.

2. Quali sono le due più importanti sfide che il marketing territoriale deve affrontare nei prossimi anni?

La prima è quella di definire e mantenere una unicità, una caratteristica che ci identifichi inequivocabilmente rispetto alle altre destinazioni legando ad essa un motivo di forte attrazione.
La seconda è quella di evitare la trappola del passato; evviva l’opera, evviva Verdi e Vivaldi, Pavarotti e Bocelli ma dobbiamo rinnovare i nostri “miti”, far scoprire nuovi suoni e nuovi gusti, come abbiamo fatto con il cibo.
Il giorno che riuscissimo ad avere una “Eataly della musica”, avremmo fatto un grande regalo al turismo italiano e a noi stessi.

3. In quali Paesi si è saputo cogliere al meglio le potenzialità della musica come strumento di valorizzazione del territorio?

In Europa penso subito all’Austria e alla Germania anche per il grande lavoro di alfabetizzazione musicale che crea il pubblico di domani. Penso poi al Belgio, basta rivedersi la presentazione delle Fiandre al BTO dello scorso anno, all’Inghilterra, cosí fortemente magnetica per i giovanissimi, a Scozia e Irlanda che guardano a chi é attratto da ciò che è “bio”, “naturale”, “ancestrale”.
Negli Stati Uniti penso subito a Austin, a New Orleans o a Boulder, ciascuna con un preciso carattere legato all’offerta del territorio, in un paese dove c’é musica ovunque, in ogni evento, dallo stadio, alle cerimonie ufficiali, in strada o nelle sale da concerto.

4. Comunicare un luogo attraverso la musica è una strategia che rischia di essere emotiva e fragile?

Certamente sì, se non c’è una riflessione intelligente e di lungo termine, se si pensa solo alle “notti bianche” o alla musica come “concerto-evento”.
L’emozione é il fattore chiave su cui fare leva: può essere un elemento di grande efficacia e di solido legame tra una persona e l’ambiente che lo circonda. La musica suscita emozioni, fa vibrare le corde più profonde degli esseri umani, li rende permeabili e ricettivi a nuovi stimoli ed esalta l’armonia complessiva di un territorio.
Il punto di vista in cui mettersi però non é solo quello di “raccontare un luogo attraverso la musica”, ma di fare in modo che chiunque trovi in un determinato luogo la propria risonanza, lo senta come il posto ideale per esprimere la propria “vibrazione”: la musica nel turismo non serve per avere spettatori, serve per avere protagonisti.

5. Una domanda “extra”: se dovesse consigliare la colonna sonora perfetta per BTO 2013 quale sarebbe?

“Baby It’s You ” dei Beatles

Chi è Gigi Tagliapietra?
Gigi Tagliapietra è stato per trent’anni imprenditore nel settore delle tecnologie innovative con una specifica competenza professionale nelle reti di computer e nella sicurezza informatica.
Ha realizzato importanti progetti di networking per grandi aziende italiane e multinazionali e svolge attività di consulenza nel riposizionamento strategico e nell’innovazione.
Dal gennaio 2005 è Presidente del CLUSIT Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, la più autorevole organizzazione di questo tipo in Italia, ha partecipato al gruppo di lavoro sulla security awareness di ENISA, l’agenzia Europea per le reti e la sicurezza e alla stesura del capitolo “sicurezza” per l’Agenda Digitale italiana.
È stato uno dei pionieri dell’informatica civica ed è oggi un attivo blogger con una profonda conoscenza delle reti sociali e del loro impatto sulla società. Su suo progetto la città di Flemington (New Jersey) ha realizzato la prima mediateca statunitense, realizzata per offrire accesso alla tecnologia e ai nuovi sistemi di apprendimento per la contea di Hunderton.
In collaborazione con due famosi illustratori per l’infanzia ha scritto un libro per spiegare la sicurezza informatica ai bambini ed è stato tra i promotori della prima Carta dei diritti dei bambini in rete.
Grande appassionato di musica ha intrapreso lo studio del violoncello e collabora attivamente con un’associazione no-profit per l’insegnamento della musica per la quale cura lo sviluppo organizzativo ed è membro del Consiglio di Amministrazione della cooperativa di professionisti dello spettacolo Doc Servizi.
Sposato e con due figli vive tra il lago di Garda e la Pusteria. Qui il suo profilo: www.gigitaly.it/Profilo.html